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La città del disincanto

La città del disincanto, 2016, tecnica mista su libri e specchio, 24 x 45 cm

The city of disenchantment

 

Afraid to get old, afraid of uncertainty, afraid to not be up to, afraid to take on responsibilities… will to standstill, will to remain child.

The crumbling condition of “youngest”, which are tied to several factors that not allow them to get adult, represents the reason of spreading frustration. The sensation is that of being tumble in the real world, from books to the city of disenchantment. Here, is all opposite of what you had imagined. It’s like you were forced to leave your youth to become adult.

The precariousness life is translated in a visionary books city, last shelter from the indefiniteness of life.

 

***

 

Paura di crescere, paura delle incertezze, paura di non essere all'altezza, paura delle responsabilità … voglia di restare dove si è, voglia di restare, forse, bambini. Il decadente scenario dell’odierna condizione giovanile, vincolata da molteplici fattori che ne comprimono le aspirazioni, impedendone il potenziale sviluppo come adulti, è all'origine di un crescente stato di frustrazione. La sensazione è quella di capitombolare nel mondo reale, dai libri alla città del disincanto, e ritrovarsi dove tutto è esattamente l’opposto di come lo si era immaginato. Ci si sente sfrattati dalla giovinezza, costretti a dismettere le vesti di studenti e a vestire quelle molto meno attraenti di neo-grandi. Il vacillare delle certezze e la precarietà del presente sono qui tradotte in una visionaria città di libri, unico rifugio dall'indeterminatezza di se stessi e della vita.

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